2 Febbraio 2022
E’ stato pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 26 del 1° febbraio 2022, il decreto del ministero dello Sviluppo economico 24 novembre 2021 contenente “Disposizioni per il sostegno finanziario a valere sulle risorse del Piano nazionale di ripresa e resilienza (PNRR) degli interventi previsti dall’investimento 1.2 «Creazione di imprese femminili» del medesimo Piano”, volto a consentire la realizzazione dell’investimento 1.2 «Creazione di imprese femminili», previsto nella Missione 5 «Inclusione e coesione», Componente 1 «Politiche per l’occupazione» del PNRR attraverso gli interventi del Fondo impresa femminile, della misura NITO-ON e della misura Smart&Start Italia.
Ai predetti fini, il provvedimento in esame detta le necessarie indicazioni per il sostegno finanziario a valere sulle risorse del PNRR degli interventi attivati nell’ambito delle predette misure. L’ammontare delle risorse del PNRR destinate all’investimento «Creazione di imprese femminili» è pari a 400 milioni ed è così ripartito:
- 160 milioni euro per gli interventi a valere sul Fondo impresa femminile, così ripartiti:
o 38,8 milioni destinati agli interventi del capo II, recante «Incentivi per la nascita delle imprese femminili»;
o 121,2 milioni destinati agli interventi del capo III, recante «Incentivi per lo sviluppo e il consolidamento delle imprese femminili»;
- 100 milioni per gli interventi a favore delle imprese femminili a valere sulla misura NITO-ON (la misura si rivolge alle micro e piccole imprese ed è stata già avviata e gestita da Invitalia per conto del Mise).
- 100 milioni per gli interventi a favore delle imprese femminili a valere sulla misura Smart&Start Italia (la misura si rivolge alle startup innovative ed è stata già avviata e gestita da Invitalia per conto del Mise).
Il decreto stabilisce che un importo pari almeno al 40% delle risorse assegnate per gli interventi di incentivazione alle imprese sia destinato al finanziamento di progetti da realizzare nelle Regioni Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia.
Con successivi provvedimenti del Mise, per ciascuna delle misure previste nel decreto saranno fornite le disposizioni di dettaglio in merito ai pertinenti obblighi in capo alle imprese beneficiarie e alle verifiche operate dal soggetto gestore.